Oggi, 4 gennaio, la dedicazione viene fatta al Capricorno, segno di Terra che inaugura la stagione invernale, il momento più difficile dell’anno: in natura, gli animali che non sono emigrati (Sagittario), o sono in letargo o devono mostrarsi più forti e coriacei della rigidità, del freddo e della mancanza di cibo.
Il Capricorno rappresenta la manifestazione del divino in tutta l’umanità, il momento in cui Cristo si potrà osservare in tutta la razza umana. Grazie a questo segno possiamo immaginare concretamente un mondo nuovo in cui noi stessi diventiamo esseri di luce potenti.
Il discepolo relazionato con il Capricorno è Simone, fratello di Giacomo e Giuda. Sebbene Simone fosse molto vicino al suo Signore a causa di
vincoli familiari, fu molto riluttante ad accettare la divinità del Maestro; ma quando egli fu definitivamente risvegliato dal Cristo, la sua
dedicazione divenne completa. Il suo unico desiderio fu di servire il Signore, e né la vita, né la morte, ebbero per lui altro significato diverso da questo ideale.
Nel corpo il centro relazionato con il Capricorno sono le ginocchia: nell’uomo Cristico questi punti diventano gloriosi vortici turbinanti di luce, quindi possiamo immaginare le ginocchia come vortici che ci consentono di percorrere la via che il nostro cuore desidera.
Il pensiero biblico su cui possiamo meditare oggi è: “Lasciate che il Cristo sia formato in voi” (Galati 4,19)
Quindi siamo invitati ad accogliere la via Cristica nel nostro cuore e a rendere il Cristo Femminile parte della nostra vita. (Il Cristo Femminile è uno stato di potente amore divino e unione che ci porterà alla rinascita di una nuova coscienza umana e planetaria.)
Ahava, Francesca Zangrandi