Molto probabilmente tutti abbiamo sentito parlare dei dodici giorni Santi, che sarebbero le dodici notti sante che vanno da Natale all’Epifania, ma è interessante notare come ci siano dodici notti anche tra il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, e il Natale.
Nell’antico calendario giuliano, basato sul ciclo delle stagioni, il 13 dicembre era indicato come il solstizio d’inverno, e tutt’oggi in Svezia e in Norvegia il 13 dicembre segna l’inizio del Natale: infatti, il 13 dicembre le bambine e le ragazze si vestono di bianco, indossano un copricapo di candele e intonano canti natalizi, offrendo caffè caldo e dolci tipici allo zafferano.
Il numero dodici è il simbolo della prova iniziatica che permette di passare da un piano ordinario ad un piano superiore, sacro (dopo il 12 viene infatti il 13, numero della trasmutazione, l’Alchimista).
E la dodicesima lettera dell’alfabeto ebraico è Lamed, la quale esprime la certezza o la forza di credere che vi sia un oltre e nuove possibilità, nuovi mondi da scoprire (nel domani, dentro di noi e negli altri); e il valore numerico di Lamed è il 30, che corrisponde all’età in cui Gesù di Nazareth iniziò il suo apostolato, segnando così un nuovo cammino, una nuova via.
Questo primo ciclo di dodici giorni, che va dal 13 al 25 dicembre, è ideale per ripensare all’anno che sta per finire, fare un bilancio di ciò che è stato, valutando ciò che abbiamo portato a termine e ciò che invece è rimasto incompiuto, prendendo in considerazione le varie aree della nostra vita: lavorativa, relazionale, psico-fisica, emotiva, spirituale, ecc… Quindi l’idea è quella di tirare le somme dell’anno che sta volgendo al termine, in modo da renderci conto se abbiamo rispettato o no tutti i propositi che ci eravamo prefissati.
I dodici giorni che ci sono tra Natale e l’Epifania, invece, oltre a rappresentare i dodici mesi dell’anno (in passato erano anche una predizione di come sarebbe stato l’anno successivo), sono anche legati ai dodici spiriti Totem (che rivestono gli archetipi dei dodici segni zodiacali e che lavorano orchestrati dal Cristo, il tredicesimo), i dodici discepoli e i dodici centri spirituali attraverso i quali le dodici forze operano nel corpo umano.
L’energia del solstizio d’inverno continua, anche se con intensità decrescente, e possiamo utilizzare questi dodici giorni per recuperare il contatto con la luce e rinnovarci spiritualmente; ma è anche importante prestare attenzione a ciò che facciamo in questi dodici giorni, perché staremo piantando i semi dei prossimi dodici mesi.
Infine, le popolazioni dell’Europa centrale (Europa mitteleuropea e Nord Italia), conoscono una terza fase di dodici giorni che va dal 7 al 18 gennaio: questa è la fase in cui possiamo dedicarci alla programmazione del nuovo anno, concentrandoci su ciò che vogliamo realizzare. Quindi l’ideale sarebbe ogni giorno prenderci del tempo per esplorare i nostri intenti, sogni e desideri, iniziando a progettare il nostro futuro.
Ahava, Francesca Zangrandi