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Domani mattina, circa un’ora e mezza dopo il sorgere del Sole, ci accompagnerà il primo novilunio della primavera e del nuovo anno astrologico, quindi, sarà il momento in cui andremo a seminare le intenzioni non solo di questo nuovo ciclo lunare che comincia, ma anche di questo nuovo anno che abbiamo davanti.

Sole e Luna si troveranno entrambi al grado 11 dell’Ariete, ma i due non saranno soli; infatti, ci sarà un grande stellium nell’Ariete, perché oltre ai luminari ci saranno anche Mercurio, Chirone, Pallas, Eros ed Eris.

Se prendiamo in considerazione solo i pianeti principali, vediamo che sono quasi tutti concentrati in Acquario, Pesci ed Ariete, tranne Plutone che si trova in Capricorno ed Urano che si trova nel segno del Toro. E visto che quasi tutti i pianeti sono concentrati in un quadrante dello zodiaco, è normale percepire un’alta carica energetica, e poi Chirone in congiunzione con i luminari ci invita a guardare le nostre ferite e comprendere che è ora di lasciar andare, trasformare e andare oltre.

L’energia del Fuoco dell’Ariete ci invita ad iniziare qualcosa, a muoverci per andare nella direzione che vogliamo raggiungere, ma se rimaniamo ancorati al passato, alle ferite e ai dolori che ci riportano lì, sarà difficile avanzare. Ed è chiaro che se vogliamo approfittare al massimo di questa energia di azione e nuovi inizi che porta l’Ariete, dobbiamo smettere di rimanere legati alle modalità di azione e reazione che abbiamo sempre utilizzato. Se vogliamo aprirci totalmente al nuovo che sta arrivando, dobbiamo in primis aprirci al cambiamento e cambiare noi.

Questo non significa smettere di essere noi stessi per essere altro, tutto il contrario! Significa smettere di essere ciò che abbiamo sempre creduto di essere o che ci hanno fatto credere di essere, per essere finalmente chi siamo in realtà; permettendoci di esprimere la nostra anima, la nostra voce autentica.

Dopotutto, secondo l’astrologia biblica, nell’Ariete ci riconosciamo autenticamente come umani divini: le corna riassumono l’idea della nascita del mondo, l’inizio della sua manifestazione esterna ed indipendente, il significato dell’offerta della propria anima; il coraggio e la combattività dell’Ariete sono necessari per affrontare le lotte volte ad affermare la propria presenza e missione nel mondo.

Fuoco che arde e illumina l’interiorità

Secondo Carl Gustav Jung, l’elemento Fuoco è associato all’intuizione: il termine “intuire” deriva dal latino “intuèri”, che significa “guardare dentro”, ossia per sviluppare l’intuizione e quindi aprirci a un campo di infinite possibilità, ci viene chiesto di contattare il nostro mondo interiore, la nostra anima.

Cosa sta dicendo la nostra anima in questo momento?

Che messaggio sta cercando di inviarci?

Non importa cosa abbiamo fatto finora, a cosa ci siamo dedicati. Cosa sta desiderando ora la nostra anima?

Tutti i passi fatti fino a qui hanno un significato, tutto ciò che abbiamo fatto e sperimentato ci ha dato la possibilità di essere chi siamo ora. Ma il fine ultimo è arrivare ad esprimere tutto il nostro potenziale, far brillare la nostra luce.

Cos’è venuta a sperimentare la nostra anima?

Come ha bisogno di esprimersi per sentire che sta compiendo il suo proposito?

E poi con coraggio iniziamo a muovere i primi passi per andare in quella direzione! Il segno dell’Ariete rappresenta il risveglio, la nascita, l’inizio, il principio, quindi, questo novilunio ci porta nuova energia, ci spinge all’azione invitandoci a prendere il controllo della nostra vita. Non dimentichiamoci che l’archetipo dell’Ariete è il Guerriero o la Guerriera che con coraggio e determinazione agisce per raggiungere il suo obiettivo, che non ha paura di rompere le vecchie strutture che desidera cambiare: l’Ariete ci spinge ad attivare il nostro Guerriero interiore, chiedendoci di autoaffermarci ed esprimere con chiarezza la nostra volontà.

E poi al momento non solo tutti i pianeti sono diretti, ma energeticamente ci troviamo nel periodo dell’anno in cui lo yang aumenta, quando iniziamo a percepire la necessità di muoverci, di avere libertà d’azione, di progettare e creare. Quindi questo novilunio è ideale per piantare l’intenzione di ciò che vogliamo manifestare nel concreto.

Altra visione, ma tutto dice lo stesso

Per la Medicina Cinese la primavera è la stagione dominata dall’elemento Legno: la natura del Legno richiede la libera espressione di sé, rifiutando ogni contenimento e costrizione; dal punto di vista psichico, il Legno si esprime con la capacità di progettare, sviluppare idee con entusiasmo ed ispirazione creativa, coraggio ed ambizione, mentre a livello emotivo si esprime come visione, direzione e canalizzazione di energie. Ossia, l’energia del Legno concepisce un obiettivo e mette in atto il seme della visione! Infatti, in medicina cinese il coraggio di agire e la determinazione sono connesse all’elemento Legno, e nel corpo l’elemento Legno si esprime attraverso il Fegato e la Vescicola biliare (non a caso quando ci riferiamo ad una persona coraggiosa diciamo che “ha fegato”).

Fegato e Vescica Biliare in medicina cinese rappresentano la nostra capacità di azione nella vita; più precisamente, rappresentano la mente e il braccio: il Fegato si incarica del progetto, mentre la Vescica Biliare si incarica della sua realizzazione pratica. Se l’energia del movimento Legno non è in equilibrio, però, potremmo non essere in grado di prendere decisioni, non avere iniziative, non essere motivati; o al contrario, potremmo essere impulsivi e sconsiderati, quindi, in tutti i suddetti casi, sarebbe opportuno equilibrare un po’ l’energia del Legno – qui alcuni spunti, oppure puoi partecipare all’incontro che terrò sabato dal titolo PRIMAVERA: VIVERLA AL MEGLIO CON LA MEDICINA CINESE E GLI OLI ESSENZIALI.

E quest’anno il novilunio in Ariete corrisponde con il giorno in cui si celebra e onora Venere. Infatti, ai tempi dei romani il mese di aprile iniziava celebrando i Veneralia, una festività dedicata a Venere Verticordia, “colei che apre i cuori”, e a Fortuna Virile. Per l’occasione, le donne si recavano al Tempio di Venere e rimuovevano le collane d’oro dalla statua della divinità; poi, dopo aver sottoposto la statua ad un lavaggio sacrale, la ornavano nuovamente con le collane d’oro e con fiori di rosa.

Però tutto il mese di aprile è dedicato ad Afrodite/Venere: infatti, secondo alcuni scrittori Romolo battezzò aprile con il nome “aphrilis”, poi mutato in “aprilis”, ispirandosi al greco “aphrós”, la spuma da cui si ritiene nata Afrodite. Venere/Afrodite non è solo la Dea dell’amore, è molto di più, come ad esempio la Dea dell’armonia, dell’equilibrio, della passione, della bellezza…

Quindi utilizziamo le energie di questo nuovo ciclo lunare che sta per iniziare e le energie che ci porta il mese di aprile per aprirci al cambiamento, al nostro cambiamento interiore. Non a caso, la parola “aprile” deriva dal verbo “aperire” e significa “aprire”; infatti, dopo l’equinozio primaverile, il mare si apre alla navigazione e fiori ed alberi cominciano ad aprirsi con i germogli.

Pertanto, apriamo gli occhi per vedere la bellezza che ci circonda, apriamoci alla vita abbandonandoci ad essa con fiducia, apriamo le porte alla totalità in cui siamo immersi e permettiamoci di gioire di tutto ciò; e infine apriamo il nostro cuore, porta della nostra anima, permettendoci di vivere la nostra verità!

Felice luna nuova, Francesca Zangrandi

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