Aiutare Madre Terra, ma come?

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Sono giorni che mi sto chiedendo se scrivere o no questo articolo, ma alla fine ho optato per farlo, perché credo sia importante, come attivista spirituale, dire ciò che sento e vedo, pur sapendo che ci sarà chi non capirà le mie parole o non le condividerà. Ma se consideriamo l’attivismo spirituale come la partecipazione attiva per il bene di tutta la società e del pianeta, che cerca il cambiamento del mondo attraverso l’amore, l’integrità, la compassione, la tolleranza e il rispetto, non posso evitare di condividere il mio pensiero.

Negli ultimi tempi molte persone che vengono a farsi trattare da me o che partecipano ai miei corsi, mi riferiscono di soffrire di diversi dolori fisici, oltre che sentirsi scombussolate emotivamente e vivere situazioni molto intense nelle loro vite. Ed io stessa sto sentendo diverse cose a livello fisico, tra cui svegliarmi ogni mattina con dolori alla colonna vertebrale, con la sensazione che si stia spezzando.
E se guardiamo cosa sta succedendo al nostro pianeta, alla Madre Terra, ciò che salta subito alla vista, in mezzo ad altre problematiche abbastanza importanti, è che la terra sta bruciando: ci sono stati e ci sono tuttora diversi incendi sparsi per il mondo, tra cui i più importanti dal punto di vista delle dimensioni della superficie bruciata sono sicuramente quelli della Siberia e dell’Amazzonia.

La Siberia è considerata la culla dello sciamanesimo, mentre l’Amazzonia è chiamata anche “il polmone del mondo”, perché grazie all’elevata densità della vegetazione e alla sua posizione equatoriale che permette un grande irraggiamento del Sole, consuma elevate quantità di anidride carbonica, generando così ossigeno. Ma la foresta amazzonica è importante anche per altri motivi, tra cui la funzione di generatore d’acqua dolce (che raggiunge il 20% della produzione planetaria); e a livello energetico rappresenta il sacro femminile.

Pertanto, a livello energetico, cosa ci stanno dicendo questi incendi? Da una parte, che non stiamo rispettando la medicina ancestrale: in Siberia è nato lo sciamanesimo, la pratica spirituale più antica che conosciamo, eppure oggi non si rispettano queste conoscenze, visto che abbondano i corsi di un fine settimana o di pochi incontri, per di più permettendo a chiunque di ritenersi un guaritore anche se non ha mai fatto lavori su di sé in tutta la sua vita; e l’Amazzonia è ricca di piante medicinali, ma che sono state utilizzate per il traffico della droga o per usi impropri senza rispettarne il valore sacro.

Sembra che in qualche modo Madre Terra ci stia chiedendo di portare più attenzione: siamo suoi figli e figlie, siamo una sua estensione, e ciò che succede a lei accade anche a noi. E tutto questo fuoco degli incendi potremmo paragonarlo al nostro fuoco interno, l’energia che ci tiene in vita.
Tra l’altro, la zona dell’Amazzonia nel sistema dei chakra della Terra corrisponde al secondo chakra: cosa sta succedendo al nostro secondo chakra?

Il secondo chakra è associato alla sessualità, ma non è solo questo: è anche il centro delle sensazioni e del sentire, delle emozioni e del piacere, dell’intimità e dei legami, del movimento e del cambiamento, della creatività. Quindi come ci stiamo relazionando con la nostra sessualità e con i nostri legami e affetti in generale? Come ci stiamo relazionando con la nostra creatività? Come viviamo la nostra relazione con il piacere? Stiamo facendo ciò che veramente amiamo fare? Stiamo veramente facendo ciò che siamo venuti a fare in questa vita?
Questo chakra e associato all’elemento acqua, quindi ha caratteristiche yin e racchiude le qualità femminili associate alla ricettività. Come stiamo trattando il femminile dentro e fuori di noi?

Per noi donne il secondo chakra si trova esattamente al centro dell’utero fisico: la parola “utero” inizialmente aveva un genere femminile e si chiamava “matrice”; “matrice” deriva dal latino “matrix-īcis”, che significa proprio “utero” e che a sua volta deriva da “mater”, che significa “madre”.
Quindi il nostro secondo chakra ci collega con la madre, sia nostra madre biologica che la Madre Terra. E per sanare il nostro secondo chakra, e di conseguenza riflettere questa guarigione all’esterno (non dimentichiamoci la legge della corrispondenza di Ermete Trismegisto: “Come sopra – così sotto, come sotto – così sopra. Come dentro – così fuori, come fuori – così dentro. Come nel grande – così nel piccolo.”), è necessario sanare la nostra relazione madre-figlio e riconnetterci con Madre Terra.

E proprio per la legge “come fuori, così dentro”, visto che il corpo di Madre Terra sta passando per diverse difficoltà e sforzi, così anche noi ci sentiamo messi a dura prova.
Quindi arriviamo all’altro motivo per cui a livello energetico nostra Madre Terra sta vivendo questi disastri, tra cui gli incendi: perché Madre Terra è pronta per partorire una nuova realtà, ed anche se si tratta di un parto lento e doloroso, questa è l’unica direzione possibile che la porterà ad evolvere. E i dolori e i malesseri che anche noi percepiamo sono espressione del fatto che il corpo si sta scomponendo per allinearsi al nuovo paradigma; e come co-creatori dobbiamo aumentare la nostra consapevolezza ed accelerare il nostro risveglio personale, anche se questo significa lasciare che il vecchio muoia e andare verso l’ignoto.

È evidente che abbiamo bisogno di questa trasformazione, quindi connettiamoci con l’energia della compassione e dell’amore, riconosciamo come abbiamo contribuito a tutto questo e chiediamo perdono; ma allo stesso tempo riconosciamo la volontà della Terra e di tutto l’universo di affrontare un nuovo passo evolutivo cambiando pelle.
E a te che hai letto fin qui, non ti chiedo di essere d’accordo con le mie idee e sensazioni, ma se anche tu ti reputi attivista spirituale e agisci per il bene del pianeta, ti ricordo quanto sia importante agire con amore, rispetto e tolleranza, non solo con il pianeta, ma anche con gli esseri che lo abitano.
Ahava, Francesca Zangrandi

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