Eccoci giunte al ventesimo appuntamento della rubrica “Lunedì al femminile”, che esce ogni primo lunedì del mese (in fondo trovi i link per accedere agli articoli precedenti). Il mese scorso abbiamo approfondito l’anatomia delle nostre ovaie, ossia le ghiandole endocrine che secernono le cellule uovo necessarie alla riproduzione e gli ormoni sessuali femminili,, quindi oggi vorrei iniziare a parlare di questi ormoni ovarici.
Gli ormoni sono dei messaggeri chimici che partono da un organo, viaggiano attraverso il sangue e, una volta arrivati a destinazione, innescano un flusso di interazioni chimiche che hanno effetto sul resto dell’organismo. L’intero corpo è inondato di ormoni, e questi influenzano la nostra vita in modo sostanziale. Ed oggi iniziamo a vedere gli ormoni che vengono prodotti nelle ovaie. Innanzitutto, il ciclo ovarico non è da confondere con il ciclo mestruale, anche se vanno di pari passo. Il ciclo ovarico, come dice la parola stessa, avviene nelle ovaie, mentre il ciclo mestruale avviene nell’utero. Il rilascio di ormoni, lo sviluppo del follicolo, la maturazione e il rilascio dell’uovo sono i principali eventi del ciclo ovarico. La crescita del tessuto endometriale, l’apporto di sangue e sostanze nutritive alla parete uterina e le mestruazioni sono i principali eventi del ciclo mestruale..
Ci sono vari ormoni tipicamente femminili, che influiscono sul nostro benessere e la nostra psiche, ma oggi prendiamo in considerazione gli estrogeni e il progesterone, che vengono prodotti dalle ovaie stesse. La secrezione di questi ormoni sessuali inizia durante la pubertà, per accompagnarci poi per tutta la vita; ovviamente agiscono in modo differente nelle varie fasi della nostra vita, ma oggi prendiamo in considerazione soprattutto il loro ciclo durante gli anni fertili.
Con la pubertà l’ipotalamo inizia a rilasciare quantità sempre maggiori dell’ormone GnRH (ormone di rilascio delle gonadotropine), il quale stimola la ghiandola pituitaria (ipofisi) alla produzione degli ormoni luteinizzante (LH) e follicolostimolante (FSH), i quali a loro volta causano la produzione da parte delle ovaie di estrogeni e progestinici. La secrezione di questi ormoni sessuali inizia quindi durante la pubertà, ma poi ci accompagna per tutta la vita; ovviamente agiscono in modo differente nelle varie fasi della nostra vita, ma oggi prendiamo in considerazione soprattutto il loro ciclo durante gli anni fertili (ciclo ovarico). Abbiamo già visto la volta scorsa che, ancora prima di nascere, nelle ovaie femminili sono presenti migliaia di cellule uovo germinali primitive, chiamate oogoni. Dopo la nascita, prendono il nome di oociti primari, che sono quiescenti durante l’infanzia, ma diventano importanti con l’arrivo dell’adolescenza. Ogni oocita primario è circondato dalla cellula della granulosa, e insieme formano il follicolo.
La prima fase del ciclo ovarico è la fase follicolare, o proliferativa, che inizia con la mestruazione e termina con l’ovulazione. All’interno delle ovaie si trovano numerosi follicoli a diversi stadi di sviluppo; la maggior parte di questi si trovano in una fase primordiale, ossia sono immaturi, ma con il leggero aumento dell’ormone follicolostimolante (FSH) alcuni iniziano a svilupparsi in follicoli preovulatori, procedendo ognuno indipendentemente dagli altri (questo processo di maturazione dei follicoli, chiamato follicogenesi, inizia con la pubertà e termina con la menopausa). Uno di questi follicoli è destinato ad ovulare, mentre gli altri subiranno un processo di atresia, ossia, non raggiungendo la completa maturità, andranno incontro a un processo di degenerazione e riassorbimento. Crescendo, i follicoli ovarici producono e rilasciano nel sangue gli estrogeni, un gruppo di ormoni che comprende diverse tipologie di estrogeni, ciascuno dei quali ricopre un ruolo diverso nelle differenti fasi d’età della donna; negli anni fertili, il più potente è l’estradiolo. La funzione principale degli estrogeni è sviluppare le caratteristiche sessuali secondarie nelle donne durante la pubertà, come ad esempio il seno, i fianchi più larghi e i peli pubici; ma sono coinvolti anche nella formazione dell’endometrio all’inizio del ciclo mestruale e controllano l’allattamento. In questa fase follicolare arrivano a raggiungere il loro picco pochi giorni prima dell’ovulazione, e questo picco di estrogeni è seguito da un picco degli ormoni luteinizzante (LH) e follicolostimolante (FSH); di fatto, sono questi picchi ormonali a scatenare l’ovulazione, e sono proprio gli estrogeni i responsabili delle alterazioni del muco cervicale, rendendolo abbondante, acquoso e trasparente. In quest’ultima parte della fase proliferativa, il follicolo preovulatorio aumenta notevolmente il suo volume.
La seconda fase del ciclo ovarico è l’OVULAZIONE, durante la quale il follicolo cresce rapidamente e avviene la rottura follicolare, ossia l’ovocita che ha completato la prima divisione della meiosi esce dal follicolo (la seconda divisione avverrà solamente se ci sarà fecondazione). L’ovocita viene attratto dalle tube di Falloppio, nelle quali verrà trasportato fino all’utero. È proprio durante l’ovulazione che le ovaie, stimolate dall’ormone luteinizzante (LH) aumentano esponenzialmente la secrezione di progesterone. Questo ormone porta a un miglioramento del sangue e a una maturazione del tessuto uterino, preparandolo al concepimento, oltre che a contribuire alle alterazioni del muco cervicale durante l’ovulazione ed innalzare la temperatura corporea, indicando così l’ovulazione in atto. Ma il progesterone gioca un ruolo anche nel funzionamento dei follicoli, infatti la dottoressa Betty Kamen scrive: <<I follicoli comunicano anche chimicamente tra di loro, attraverso un meccanismo non ancora del tutto noto. Soltanto un follicolo di un’ovaia continua a svilupparsi nel corso del ciclo mestruale, e l’ovaia che rilascia l’ovulo invia un messaggio all’altra per impedirle a lanciare l’ordine di “cessare ogni attività”. Poi il follicolo prescelto cresce sempre più rapidamente e, negli ultimi due giorni prima dell’ovulazione, potrebbe addirittura raggiungere i 2 cm di diametro”>>.
La terza fase del ciclo ovarico è infine la FASE LUTEALE: l’ovulo si dirige verso le tube di Falloppio, mentre una serie di cambiamenti si verificano nel follicolo, sia morfologicamente che endocrinologicamente. Il follicolo si riempie di sangue e diventa il corpo luteo, una ghiandola endocrina di colore giallo (“luteus” in latino significa “giallo”) che sembra una vescica sulla superficie dell’ovaia e che rimarrà per circa un paio di settimane in assenza di gravidanza; qui vengono prodotti il progesterone e gli estrogeni. Il progesterone prepara il nostro corpo alla gravidanza, e la sua produzione e secrezione sono regolate dall’ormone luteinizzante (LH); in questa fase la concentrazione del progesterone via via aumenta. Se avviene la fecondazione, la gonadotropina corionica (HCG) mantiene il corpo luteo fino a quando la placenta e il feto sono in grado di mantenere la funzione endocrina. Se invece la fecondazione non avviene, circa un paio di settimane dopo l’ovulazione, il cervello comunica all’ovaia di iniziare a far maturare un altro ovulo e così il ciclo ricomincia.
Come abbiamo già accennato prima, gli estrogeni comprendono vari tipi di ormoni, ognuno con una funzione diversa all’interno del corpo umano: l’estradiolo e l’estrone, sono implicati nella stimolazione di una crescita cellulare anomala quando la loro quantità presente nell’organismo è superiore alla norma, mentre l’estriolo è noto per essere un inibitore del cancro. Questi ormoni vengono prodotti soprattutto nelle ovaie, ma alcune piccole quantità vengono secrete anche dalle ghiandole surrenali, dalla placenta durante la gravidanza e dalle cellule adipose. Non solo contribuiscono alla configurazione del corpo femminile durante la pubertà e alla maturazione dello scheletro, ma svolgono anche altre funzioni indispensabili per preservare la massa ossea e mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Il progesterone, invece, nelle ovaie è il precursore degli estrogeni, ma viene anche prodotto in piccole quantità dalle ghiandole surrenali in entrambi i sessi e dai testicoli nell’uomo. Non solo gli ormoni sessuali derivano dal progesterone, ma anche i corticosteroidi, ormoni essenziali per la risposta allo stress, per l’equilibrio degli zuccheri e degli elettroliti nel sangue, per la pressione sanguigna, e per regolare l’infiammazione e il sistema immunitario.
Questi due ormoni, gli estrogeni e il progesterone, convivono in un equilibrio molto preciso e delicato: i primi sono preponderanti nella prima parte del ciclo ovarico e mestruale, mentre il secondo è il principale ormone riproduttivo femminile durante l’ultima parte del ciclo ovarico e mestruale. Se questo equilibrio viene alterato, si possono verificare molti disturbi, non solo legati al ciclo mestruale, come ad esempio un’alterazione dell’attività tiroidea, cefalea, depressione, spossatezza, endometriosi, fibroma uterino, tumori al seno, osteoporosi, irregolarità mestruali, ictus e malattie cardiache. Quindi è importante, anzi vitale, mantenere questo equilibrio, e il modo più naturale e semplice per farlo è mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato. Ovviamente non c’è una formula valida per tutte, ognuna di noi dovrà rendersi responsabile di sé stessa, indagare e rimanere in ascolto del proprio corpo, ma in generale un’alimentazione sana ed equilibrata, l’attività fisica, una buona qualità del sonno e la consapevolezza delle proprie emozioni e del proprio mondo spirituale sono i punti base da cui partire.
Poi non mi stancherò mai di dire che il conoscerci e il conoscere il nostro corpo è un grande strumento che abbiamo e che ci aiuta a percepire come stiamo, se e dove c’è bisogno di equilibrare, modificare ed eliminare qualcosa nel nostro quotidiano. Come ha scritto Sherrill Sellman: “Più perseguiamo la conoscenza, più saremo aperte al potere terapeutico della natura e del nostro corpo. Più apprendiamo sul nostro organismo e su ciò che influenza la nostra salute, più potremo compiere scelte responsabili che ci inducono a un benessere ottimale.”
Ahava, Francesca Zangrandi.
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