Rubrica “Lunedì al femminile”: DONNE LUNATICHE

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Eccoci qui al secondo appuntamento con la rubrica “Lunedì al femminile”, che uscirà ogni primo lunedì del mese. Se ancora non hai letto il primo articolo, in cui parlavamo della connessione delle donne con la luna, lo puoi recuperare qui.
Ed oggi vorrei approfondire un po’ di più questa connessione: infatti, la luna governa molti aspetti della natura, tra cui le maree sono il fenomeno più noto e visibile; e sappiamo che anche il nostro sangue mestruale è legato all’acqua e che in medicina cinese viene chiamato “acqua lunare” o “acqua del cielo” (tiangui), rimarcando la connessione tra la luna e il ciclo mestruale.

La fisiologia femminile è dominata dal sangue, che viene accumulato nell’utero; e il nostro sangue, ora come mestruazione, ora come nutrimento fetale, ora trasformato in latte materno, con i suoi ritmi e le sue manifestazioni, costituisce il più importante segno di lettura del nostro stato di salute.
Nel Jing Yue Quan Shu o “Trattato Completo di Jing Yue”, Zhang Jie Bin (1563-1640) scrisse: “Il fattore chiave nella donna è il sangue. Quando il sangue e l’essenza possono unirsi, il concepimento ha luogo. Se vuoi esaminare i suoi disturbi, li troverai tutti nell’area della mestruazione. Se vuoi curare i suoi disturbi, avrai successo soltanto se regolarizzi lo yin. Di conseguenza, il ciclo mestruale è il sangue e il sangue è lo yin. Lo yin corrisponde alla luna. Per questo motivo, la distanza fra i cicli è sempre un mese. Questo è lo stato normale.”

Quindi la natura femminile è strettamente legata al sangue e al ciclo mestruale, che con il suo andamento ciclico fa sì che la donna sia mutevole (in effetti siamo almeno quattro persone diverse, in base alla fase del ciclo mestruale in cui ci troviamo!). E spesso dall’uomo veniamo definite isteriche.
L’isteria è sempre stata considerata una malattia appartenente all’universo femminile; nell’Ottocento era una diagnosi esclusivamente femminile e si finì per raggruppare sotto questo nome tutta una serie di sintomi fisici ed emotivi lamentati dalle donne e per i quali i medici non avevano una cura: malessere, emicrania, irritabilità, nervosismo, insonnia, spossatezza, desiderio sessuale scarso o eccessivo, ritenzione idrica e qualunque comportamento considerato indesiderabile per la società. Oggi l’isteria non ha più rilevanza medica, ma il suo valore di stigma della natura femminile non si è ancora esaurito: infatti una donna viene accusata di essere isterica quando esprime in modo incontrollato o sconveniente le proprie emozioni, come se si volesse negarle il diritto di sentirsi o agire in quel modo.

Ma il termine isteria deriva dal greco ὑστέρα (hystera), cioè utero; quindi, quando si dice che la donna è isterica, significa che è uterina, umorale, passionale, costantemente in contatto con la sua fisicità… Niente di più vero: come la luna cambia continuamente, così noi abbiamo un’emotività mutevole e intensa, e possiamo diventare “lunatiche”.
Generalmente al termine “lunatica” viene data un’accezione negativa, probabilmente dovuto al fatto che in passato vi erano attribuiti fenomeni che oggi sappiamo non essere veritieri, come ad esempio l’epilessia e una certa volubilità dell’umore, se non veri e propri accessi di pazzia, provocati dalle diverse fasi lunari. Però in realtà “lunatico” letteralmente significa “della luna, lunare”, e si utilizza per designare chi ha un carattere stravagante, estroso, incostante, con repentini cambi d’umore.

La parola “emozione” viene dal latino “emovère” e significa “muovere fuori”, ossia letteralmente “portare fuori, smuovere”, quindi le emozioni sono energia in movimento e sono legate al secondo chakra e all’elemento Acqua. Le emozioni sono strettamente legate al movimento, si muovono e ci smuovono; quando le reprimiamo stiamo limitando il movimento, e quando c’è un blocco emotivo il movimento ci aiuta a liberarlo.
E in noi donne le emozioni seguono molto gli andamenti ormonali delle quattro fasi del ciclo mestruale, quindi è normale agire e comportarsi diversamente nell’arco dei giorni, delle settimane e dei mesi, passando da fasi più estroverse a fasi più introverse. Siamo cicliche, come le stagioni, le maree, la luna e il ciclo della vita; viviamo continuamente cicli di vita-morte-vita e non dobbiamo cercare di annullare la nostra essenza, ma comprendere il nostro corpo, come funziona, e ci renderemo conto che la natura ci ha dotate di molti strumenti che possono esserci di aiuto!

La nostra natura è “labirintica”, ma l’essere umorali non è un problema, né tantomeno una debolezza; anzi la nostra sensibilità ed emotività sono un bene prezioso che ci permette di contattare con i diversi archetipi che vivono dentro ognuna di noi; e se ci riconciliamo con tutti questi aspetti di noi, possiamo donare al mondo la miglior versione di noi stesse. Permetterci di vivere tutte le nostre sfaccettature ci dà la possibilità di conoscerci profondamente e di essere veramente noi stesse, riconoscendo il nostro essere lunatiche e cambianti come un grande regalo e non una grande sfortuna o tortura! Solo se permettiamo a ogni nostra parte di esprimersi liberamente, potremo sentirci veramente complete!

Come scrive la psichiatra Julie Holland: “Ci hanno insegnato a chiedere scusa per le nostre lacrime, a sopprimere la nostra rabbia e a nascondere le nostre paure per non essere chiamate isteriche e per compiacere qualcun altro”, ma se impariamo a vivere serenamente con noi stesse e la nostra ciclicità, accettandola ed esprimendola come punto di forza, seguendo le varie energie che ci caratterizzano in ogni momento, possiamo elevarci moralmente e socialmente.
Quindi connettiamoci con il nostro corpo e con le nostre emozioni, diventiamo intime con noi stesse, attraversando le fasi lunari e le onde della nostra ciclicità, che il sangue e le mestruazioni sono presenti nella nostra vita per insegnarci a viverla.

Ahava, Francesca Zangrandi

PS. Il prossimo appuntamento di questa rubrica sarà il primo lunedì di marzo, ma se nel frattempo e vuoi rimanere aggiornata sui vari articoli che pubblico sul blog puoi iscriverti alla newsletter sul sito www.quintadimensione.net, mettere “Mi piace” alla pagina Facebook Quinta Dimensione – Francesca Zangrandi o seguirmi su Instagram https://www.instagram.com/francesca_quintadimensione/. E se invece credi che questo articolo possa interessare a qualcuno di tua conoscenza, puoi condividerlo. Grazie di cuore!

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