Rubrica “Lunedì al femminile”: MESTRUAZIONE, MOMENTO DI POTERE E ORIGINE DEL MONDO

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Eccoci giunte al ventiduesimo appuntamento della rubrica “Lunedì al femminile”, che esce ogni primo lunedì del mese (in fondo trovi i link per accedere agli articoli precedenti). Il mese scorso abbiamo parlato del ciclo mestruale e le sue fasi, ed oggi vorrei approfondire la prima fase, quella mestruale, visto che l’abbiamo definita l’origine.

Per la medicina cinese la donna, rispetto all’uomo, è legata allo yin ed il suo equilibrio fisiologico è ritmato dal sangue, con cicliche perdite e la continua necessità di riprodurlo.
Nel Jing Yue Quan Shu o “Trattato Completo di Jing Yue”, Zhang Jie Bin (1563-1640) scrisse:

“Il fattore chiave nella donna è il sangue. Quando il sangue e l’essenza possono unirsi, il concepimento ha luogo. Se vuoi esaminare i suoi disturbi, li troverai tutti nell’area della mestruazione. Se vuoi curare i suoi disturbi, avrai successo soltanto se regolarizzi lo yin. Di conseguenza, il ciclo mestruale è il sangue e il sangue è lo yin. Lo yin corrisponde alla luna. Per questo motivo, la distanza fra i cicli è sempre un mese. Questo è lo stato normale.”

Quante informazioni in questa frase! Per quanto riguarda la relazione del ciclo mestruale con la Luna ne abbiamo già parlato, quindi vorrei concentrarmi sull’aspetto del ciclo mestruale come indicatore del nostro stato di salute.
Ciò che ripeto sempre alle donne che lavorano con me, è che il nostro ciclo mestruale è come un termometro che ci indica in ogni momento come stiamo, quindi è importante portare l’attenzione su tutte le fasi del ciclo mestruale, e in particolare sulla fase mestruale, in quanto ci dà parecchie informazioni.

Infatti, in medicina cinese ci sono varie cose che si prendono in considerazione per capire lo stato energetico della donna: periodo di comparsa o scomparsa del ciclo, ritmo del ciclo mestruale, tipologia del dolore mestruale (se presente), quantità di flusso, colore del sangue, presenza di coaguli nel flusso (in tal caso la loro dimensione e il colore, se sono lucidi od opachi), odore del sangue, eventuali sintomi premestruali, perdite vaginali, gravidanze e aborti.
E si prendono in considerazione anche il clima e i ritmi di vita della donna, perché influiscono sulla ciclicità e sul sangue mestruale.

Questo comporta che la prima volta che vedo una donna interessata a lavorare con me sul suo ciclo mestruale l’interrogatorio si estenda un po’, ma mi fa piacere che negli anni le cose siano cambiate: mentre anni fa, quando iniziai, a molte domande le donne non sapevano rispondere o provavano vergogna ed imbarazzo, ora noto che le donne sono molto più consapevoli del loro ciclo mestruale e del loro sangue; anche se ovviamente la strada da fare è ancora molto lunga.
Infatti, guardando indietro nel tempo, vediamo che nel corso della storia tutti i tipi di pensatori hanno espresso le loro opinioni sulla presenza di questo fenomeno fisiologico – filosofi, capi religiosi, fisiologi, biologi, antropologi, ginecologi, …  – e ci sono state molte evoluzioni rispetto al tema. Ma per secoli il sangue mestruale è stato stigmatizzato, tanto che da fenomeno fisiologico è passato ad essere un tabù. E anche se negli ultimi anni si è assistito a una vera e propria rivoluzione mestruale, siamo solo all’inizio del cammino.

Alexandra Pope, una delle insegnanti che ho avuto l’onore di incontrare nel mio percorso, ha scritto:

“Una donna della tribù degli Yoruk, parlando dell’insegnamento tramandatole dalla sua nonna materna e dalle zie, concluse con questo ammonimento: è necessario sentire il proprio corpo esattamente com’è e prestare attenzione. C’è qualcosa che si muove in noi, e se non si rimane vigili non solo si perde l’occasione di scoprirlo, ma si può anche rimanere intrappolate!” E aggiunge: “Questa è la natura del tabù.”

È curioso che il termine “tabù” derivi da “tapua”, termine polinesiano che significa sia “sacro” che “mestruo”, nel senso di “alleato delle donne”. Ma significa anche proibito, prezioso, meraviglioso, magico, terribile, spaventoso e legge immutabile, quindi è chiaro quanto ci sia dietro il sangue mestruale.

Mestruazioni e origine

Può sembrare che abbia parlato di origine perché consideriamo la comparsa del sangue come l’inizio del ciclo mestruale, ma in realtà la faccenda è molto più profonda.
In molti miti della creazione si racconta che la percezione umana iniziò quando fummo in grado di distinguere tra la luce e le tenebre. Potremmo pensare che sia impossibile non percepire la differenza tra luce e oscurità, ma se consideriamo che in passato la Terra era in gran parte coperta da fitte foreste, è facile rendersi conto che probabilmente le persone potevano camminare anche per settimane intere nella foresta senza vedere il cielo.

Judy Grahn ha scritto:

“In molti punti di un’intricata foresta la luce non raggiunge mai il suolo; “vive” frammentata tra gli alberi in costante movimento. Una banda di primati, costretta in un’esigua area boschiva dai predatori e dal bisogno di cibo vegetale, viveva in un piccolo mondo dove non era necessario conoscere la fonte originaria dell’acqua o della luce: bastava semplicemente avere uno spiccato senso interiore che permettesse di trovare l’acqua e vedere con la luce. Non è che i nostri remoti antenati non vedessero la luce, essi vedevano con la luce in maniera del tutto naturale, così come respiravano. Non percepivano la luce al di fuori di sé, come se avesse un’origine distinta, un posto dal quale emanava. Non possedevano nessuna storia dell’origine della luce. Una volta che qualcuna capì che proveniva dall’esterno e la percepì come un’entità separata, come avrebbe potuto trattenere l’informazione e ricordarla, visto che gli esseri preumani non avevano per definizione linguaggio, né semiotica, nulla di quello che definiamo cultura materiale? In che modo potevano fissare un sapere non istintuale fuori del proprio corpo?”

Per acquisire una forma di pensiero che si basasse sull’esterno, i primi umani hanno dovuto connettersi a qualcosa al di fuori di loro che facesse da punto di riferimento al quale potervisi rapportare fisicamente; e questo è avvenuto con il ciclo mestruale e il suo ritmo sincrono. Questo fenomeno, chiamato anche trascinamento, è la capacità di due battiti con un tempo simile di allinearsi e sincronizzarsi in presenza l’uno dell’altro.
Sempre Judy Grahn ha scritto:

“La duttilità del ciclo mestruale, la sua capacità di sincronizzarsi su un altro ritmo regolare, ha consegnato alle femmine ancestrali lo strumento interiore per notare la caratteristica che avevano in comune – il flusso del sangue – e allinearsi sia con le altre femmine, sia con la luna, fino a capire che si trattava di una fonte di luce a distinguere i suoi effetti da quelli dell’oscurità. (…) Durante le centinaia di migliaia di volte in cui si sono isolate nel corso di quello che era, almeno per una parte del tempo, un mestruare collettivo nell’oscurità della luna, le antenate preumane hanno notato che anche la luce rimaneva nascosta. Devono necessariamente essersi accorte che la luce a volte (all’alba) era dello stesso colore del loro sangue. Mentre mestruavano hanno visto che l’oscurità era differente alla luce. L’oscurità ebbe così un’origine: il mestruo. Alla fine di ogni mestruazione, quando riemergevano dalle tenebre dove si erano nascoste “creavano” la luce. E per continuare a ricordare e a rinforzare il principio, hanno iniziato a uscire dall’isolamento esattamente all’alba, emergendo “dentro la luce”. Si sono sintonizzate con il buio e la luce.”

Ossia, con il nostro sanguinamento allineato ai ritmi della luna, abbiamo determinato la nascita della coscienza e della civiltà umana, intuendo l’esistenza di un mondo esterno con cui interagire. E proprio per questo è importante riscoprire il potere del sangue mestruale e del femminile, la cui sorgente è nel corpo e attraverso il corpo parla.
Per troppo tempo ci è stato insegnato di rinnegare e disprezzare il nostro corpo, di vergognarci di lui e di non fidarci della forza che è insita in lui. E anche se negli ultimi tempi si è tentato di trattare il ciclo mestruale come un processo puramente biologico, la realtà è che ha un significato ben più profondo: infatti, ci dà l’opportunità di svelare le nostre forze, di accedere a stati alterati di coscienza e alla nostra saggezza e creatività.

Concludo con le parole di Alexandra Pope:

“Se siamo disposte a corteggiare il nostro corpo ci viene concesso un accesso privilegiato a qualcosa di Altro che avviene spontaneamente senza l’utilizzo di tecniche come la meditazione, la preghiera, lo yoga, il digiuno, le droghe, la capanna sudatoria e così via.
Il ciclo mestruale stesso è l’iniziazione a tale energia e ci fornisce una buona palestra per allenarci a raccogliere appieno la ricchezza del dono che è insito in noi. Il ciclo è una matrice per la crescita spirituale e psicologica, il contenitore alchemico in cui ci formiamo e individualizziamo. Le mestruazioni sono l’alchimia.”

Ahava, Francesca Zangrandi

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